La mobilità urbana è uno dei settori in cui il concetto tradizionale di proprietà – in questo caso del mezzo di trasporto – sta progressivamente lasciando spazio alla fruizione di una molteplicità di servizi di trasporto e non (es. car sharing, infotainment, assicurazione pay per drive, ecc.). Un cambiamento che rispecchia quanto già avviene in altri ambiti, come il gaming o il software, per citare due esempi. In questo contesto si inserisce la Mobility as a Service (MaaS o per estensione anche smart mobility): un ecosistema integrato di servizi di trasporto pubblici e privati, offerti da diversi operatori ma accessibili attraverso un’unica piattaforma digitale.
Grazie a strumenti dedicati, gli utenti possono prenotare e pagare servizi di car e bike sharing, per esempio, ma anche altre forme di trasporto come i taxi o tipologie analoghe (in inglese ride hailing), ottenendo l’accesso ad una mobilità urbana più efficiente e sostenibile.
Dal punto di vista degli incassi, i servizi legati alla mobilità-come-servizio richiedono soluzioni in grado di gestire pagamenti attraverso piattaforme che permettano di finalizzare la transazione senza frizioni e allo stesso tempo garantendo affidabilità, tempi ridotti e una user experience in linea con le aspettative dei suoi utenti.
Prima di approfondire le modalità di pagamento ideali per questo settore, è fondamentale inquadrare lo scenario della Mobility as a Service, la sua crescita e come si stanno muovendo privati e istituzioni per favorirne la diffusione.
Secondo dati pubblicati dal Politecnico di Milano¹, circa 4 comuni italiani su 5 (83%) con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti considerano la smart mobility un tema rilevante o addirittura fondamentale per il loro sviluppo.
Sono dello stesso avviso anche le istituzioni centrali, prova ne è il fatto che anche il Governo italiano sta investendo in questo nuovo concetto di trasporto attraverso il progetto “Mobility as a Service for Italy”² a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedica una parte degli investimenti (16 milioni di euro per estendere la sperimentazione dei servizi di mobilità innovativa e individuare sette nuovi progetti pilota) e per il quale il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) è soggetto attuatore, con il supporto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS).
“Mobility as a Service for Italy” rientra nella più ampia strategia “Italia digitale 2026” e include 3 ambiti di intervento:
A conferma della grande attenzione intorno a questo tema, il Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano, nell’approfondire il futuro della mobilità urbana sostenibile³, ha identificato diverse tendenze per i prossimi anni e la Mobility-as-Service è tra quelle più sensibili perché implica l’opportunità di adattare in modo flessibile gli orari dei mezzi di trasporto alle esigenze reali degli utenti, garantendo la loro soddisfazione e la qualità del servizio, riducendo i costi di esercizio.
Anche a livello globale il concetto di mobilità-come-servizio è ai suoi albori ma in alcuni Paesi esistono progetti, in parte ormai consolidati, che stanno creando case study interessanti da replicare.
In Europa, la Commissione europea per il tramite della Innovation and Networks Executive Agency, ad aprile 2021 sostituita della European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA), nel 2020 ha promosso il progetto MaaS4EU (Mobility as a Service for Europe) per fornire prove quantificabili, quadri e strumenti per rimuovere le barriere e consentire un mercato unico dei trasporti dell'UE cooperativo e interconnesso per il concetto di mobilità come servizio (Maas).
Analizzando i singoli Paesi, è la Finlandia ad aver mosso i primi passi in questo ambito, con il programma “Future Mobility Finland”, parte del Finnish National Programme for Sustainable Growth in the Transport Sector. Non solo, MaaS Global che ha sede ad Helsinki, tramite la sua app ha creato un’infrastruttura già disponibile in alcune delle principali città finlandesi e in altri Paesi come Belgio, Regno Unito e Giappone.
Nel 2016 in Germania, ad Hannover per la precisione, PTO ÜSTRA Hannoversche Verkehrsbetriebe AG e Greater Hanover Transport Association (GVH) hanno lanciato un nuovo servizio la cui caratteristica principale è un processo integrato di registrazione, navigazione, prenotazione e fatturazione per una serie di servizi di trasporto pubblico, taxi e car-sharing.
Quelle appena descritte sono solo alcune delle iniziative a livello europeo che stanno disegnando i contorni di una nuova mobilità, destinata a ridefinire il concetto stesso del trasporto urbano.
Mobilità sostenibile, smart mobility, condivisione sono alcuni degli aspetti riconducibili ad un nuovo modo di concepire il trasporto che stanno generando volumi di fatturato in crescita. Secondo un report pubblicato da Statista⁴, entro il 2030 il mercato della mobility-as-a-service nel mondo raggiungerà un valore di 500 miliardi di dollari. Tra le forme più innovative di mobilità che contribuiranno alla crescita ci sono:
Secondo una ricerca di Global Market Insights⁵, la dimensione del mercato dei servizi di pagamento integrati in-vehicle ha raggiunto 1,4 miliardi di dollari nel 2024 e tra il 2025 e il 2034 crescerà con un CAGR del +26,7%.
Uno degli elementi trainanti della Mobility as a Service è l’aspetto tecnologico che è fondamentale sotto molti punti di vista, non ultimo quello dell’esperienza degli utenti, soprattutto nella fase di pagamento. Le piattaforme di pagamento devono poter gestire diverse forme di pagamento, che variano per piattaforma, tipologia e customer experience:
Oggi le tecnologie per la gestione di transazioni in questi scenari esistono e sono efficaci se integrate correttamente a seconda del caso d’uso:
Dunque, da un punto di vista tecnologico le soluzioni esistono ma spesso vengono integrate verticalmente, ossia per canale e senza il coordinamento necessario al contesto di Mobility-as-a-Service che richiede una comunicazione cross-channel e multi-fornitore, come descritto nel capitolo iniziale.
Il concetto di MaaS si può quindi semplificare ad un vero e proprio hub che mette in comunicazione una serie di servizi di trasporto, secondo processi e infrastrutture standardizzate per offrire alla comunità di utenti un’esperienza efficace e in linea con le loro aspettative.
La soluzione ideale a questo contesto è l’innovazione tecnologica più recente nell’ambito degli incassi digitali, ossia l’orchestrazione dei pagamenti. Grazie ad una piattaforma in grado di coordinare, o meglio orchestrare, varie soluzioni di pagamento e incassi a seconda delle esigenze dell’esercente e dei suoi clienti, è possibile costruire piattaforme articolate nelle quali i provider dei servizi, i flussi di incasso e gli strumenti di pagamento possono essere potenzialmente infiniti, offrendo allo stesso tempo riconciliazioni e rendicontazioni omogenee.
La payment orchestration, che abbiamo approfondito nel recente whitepaper “L’orchestrazione dei pagamenti per aumentare le conversioni e ridurre i costi degli Ecommerce”, nella sua versione più evoluta può gestire ecosistemi digitali che uniscono touch-point online e offline – da un semplice portale online di ticketing alla colonnina di ricarica per mezzi elettrici – di più operatori, gestendo tutti i flussi finanziari e accreditando su una moltitudine di conti correnti.
In un contesto in cui il settore della mobilità e dell’automotive sta affrontando sfide senza precedenti, dall’evoluzione della domanda ai cambiamenti normativi e alla transizione verso modelli di mobilità sostenibile, l’Embedded Finance emerge come un’opportunità strategica. L'integrazione di servizi finanziari direttamente all'interno dei prodotti e delle soluzioni di mobilità non solo semplifica l’esperienza dell’utente finale, ma crea nuove opportunità di business per le aziende del settore.
Adottare l’Embedded Finance non significa solo innovare, ma anche differenziarsi in un mercato sempre più competitivo, offrendo soluzioni flessibili che rispondano alle nuove esigenze di consumo. In particolare, nel modello Mobility as a Service, la possibilità di integrare strumenti finanziari avanzati può rendere i servizi di mobilità più accessibili ed efficienti, contribuendo a fronteggiare le difficoltà del settore automotive e aprendo la strada a un futuro più digitale.
Grazie a piattaforme come quella di Fabrick, che combinano Open Banking e Open Payments, le imprese possono offrire soluzioni di finanziamento flessibili e servizi integrati come assicurazioni, programmi di fidelizzazione e modelli di abbonamento pay-per-use. Questo approccio sta rivoluzionando la gestione finanziaria di operatori della mobilità, consentendo una gestione più efficiente dei flussi di cassa e una maggiore stabilità finanziaria, specialmente in un mercato caratterizzato da incertezze economiche e contrazione della domanda.
Nel modello Mobility as a Service, l’orchestrazione dei pagamenti e l’Embedded Finance rendono possibile l’interoperabilità di servizi che spesso convivono in silos, attraverso un’infrastruttura tecnologica che digitalizza tutti i processi e abilita vari player a collaborare all’interno di una supply chain integrata. Ad esempio, l’unione di informazioni finanziarie con quelle relative a ordini e stock può offrire ai concessionari una migliore visione della liquidità e una più efficace gestione del capitale circolante.
Un esempio concreto di questa trasformazione è il progetto MaaS del gruppo Toyota, con l’evoluzione di KINTO Go, l’app di mobilità integrata che sta ridefinendo l’esperienza di spostamento per gli utenti, aggregando diversi mezzi di trasporto in un'unica piattaforma digitale. Grazie a questo approccio, Toyota punta a semplificare la mobilità urbana, offrendo servizi sempre più flessibili e personalizzati.⁶ In questo contesto, Fabrick sta supportando Toyota nell’implementazione di una piattaforma di gestione centralizzata dei pagamenti, che consente di ottimizzare la riconciliazione dei flussi finanziari e di garantire un’esperienza utente innovativa e omnicanale. L’integrazione di pagamenti Account-to-Account e soluzioni di Embedded Finance semplifica operazioni complesse come il finanziamento dei servizi MaaS, semplificando i processi di incasso, riconciliazione e regolazione manuale delle transazioni.
L’Ecosystem Era della mobilità richiede modelli aperti e collaborativi, dove fintech, OEM e operatori MaaS lavorano insieme per costruire un’esperienza utente end-to-end. Grazie all’Embedded Finance, le aziende del settore possono affrontare le sfide del mercato con nuovi modelli di ricavo, migliorare l’efficienza operativa e rafforzare la relazione con i clienti, garantendo una mobilità sempre più connessa, sostenibile e basata sui dati.
Cresce il mercato della Connected Car & Mobility: 2,5 miliardi di euro, +16% | Osservatorio Connected Car & Mobility, 2023
Mobility as a Service for Italy – la mobilità urban ava in digitale | Governo Italiano, febbraio 2025
Il futuro della mobilità urbana sostenibile – Come ci muoveremo nel 2035? | Centro di Technology Foresight Politecnico di Milano
Mobility-as-a-Service (MaaS) worldwide | Statista, 2025
Dimensione del mercato Servizi di pagamento per veicoli: per modalità di pagamento, per applicazione, analisi, quota, previsioni di crescita, 2025-2034 | Global Market Insights, dicembre 2024
KINTO GO, L'APP DI MOBILITA' INTEGRATA DEL GRUPPO TOYOTA SI RINNOVA ED INTRODUCE INTERESSANTI NOVITA' IN OTTICA MAAS | Newsroom Toyota Italia, 2022