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La Commissione Europea è pronta a far evolvere ulteriormente l’Open Banking, l’Open Finance e i pagamenti digitali

Pubblicazione: 07 luglio 2023Tempo di lettura: 9 minuti
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Dopo una lunga attesa, il 28 giugno 2023 la Commissione Europea ha annunciato un ampio pacchetto di proposte che mira a modernizzare la PSD2 con una terza direttiva sui servizi di pagamento (PSD3), ad introdurre un nuovo regolamento sui servizi di pagamento (PSR), ad anticipare un nuovo quadro normativo per l'accesso ai dati finanziari (FIDA) e a definire delle regole che rendano possibile l’utilizzo di una forma digitale dell'euro (Digital Euro Package).

La pubblicazione di queste proposte, interconnesse tra loro, rappresenta un momento molto importante per l'intero settore dei servizi finanziari europei. Ma cosa sono PSD3, PSR, FIDA e il pacchetto Digital Euro? E quali sono i loro obiettivi principali. Scopriamolo qui di seguito.

PSD3, PSR, FIDA e Digital Euro: cosa sono e quali obiettivi hanno

Una volta in vigore, le proposte avanzate dalla Commissione Europea avranno un forte impatto su banche, aziende fintech, utenti finali e mondo finanziario in generale, proprio come la PSD2 ha giocato un ruolo chiave per lo sviluppo del settore Open Banking negli ultimi cinque anni. Ognuna di queste proposte punta a risolvere problemi ed esigenze diversi tra loro.

PSD3: Questa nuova Direttiva aggiornerà la PSD2, l'attuale Direttiva europea sui Servizi di Pagamento, entrata ufficialmente in vigore nel gennaio 2018 e che ha gettato le basi per l’affermazione dell’Open Banking in Europa, promuovendo innovazione e concorrenza nell’intero settore bancario ed in quello dei pagamenti.

Essendo una Direttiva, ogni Stato membro UE può decidere come meglio recepirla all’interno delle proprie leggi nazionali, senza però uscire dal tracciato legislativo indicato dalle istituzioni europee. Un esempio che spiega bene questo processo è dato dall’entrata in vigore della PSD2 nel Regno Unito, Paese che, pur recependo questa Direttiva nel proprio ordinamento, ha deciso di seguire un approccio diverso rispetto agli altri grandi Paesi europei, sviluppando un framework che ha portato all’introduzione di Standard Open Banking obbligatori per tutte le 9 principali banche britanniche.

PSR: Fortemente legato alla PSD3, il nuovo regolamento sui servizi di pagamento proposto dalla Commissione europea è un insieme di norme che hanno forza giuridica vincolante in tutti gli Stati membri UE, senza dover essere recepito all’interno delle leggi nazionali.

Stando alle proposte della Commissione Europea, il PSR intende fornire chiare indicazioni in relazione a:

  1. La trasparenza delle condizioni e degli obblighi informativi per i servizi di pagamento.
  2. Diritti e obblighi in relazione alla prestazione e all'utilizzo dei servizi di pagamento. Questa seconda parte comprende anche disposizioni in materia di Open Banking. Per i PSP, il vantaggio del nuovo regolamento sui servizi di pagamento è legato alla creazione un quadro giuridico unico per tutte le operazioni nell'intera area economica europea. Di conseguenza, l'incertezza e la disparità tra le legislazioni nazionali degli Stati membri saranno ridotte.

Insieme, PSR e PSD3 mirano a:

  • Rafforzare la protezione degli utenti e la fiducia dei consumatori affinando le regole della Strong Customer Authentication (SCA), estendendo la verifica IBAN e migliorando lo scambio di informazioni sulle frodi tra PSP. 
  • Migliorare la fruibilità dell'Open Banking grazie a dedicate interfacce di accesso ai dati obbligatorie per gli ASPSP (Account Servicing Payment Service Providers), definire specifiche per le interfacce dati e introdurre dashboard per i consumatori che li aiutino a verificare in tempo reale quali sono i propri diritti in termini di accesso ai dati ed eventualmente a revocare l’accesso stesso.
  • Migliorare l'applicazione e unificare l'attuazione di alcune regole, sostituendo degli aspetti ambigui della PSD2, rafforzando le disposizioni sulle sanzioni, e integrando la legislazione sulla moneta elettronica (e-money) all'interno della PSD3 e del PSR.
  • Facilitare l'accesso ai dati per PSP non bancari, ampliando l'accessibilità ai conti bancari per Payment Institution/Electronic Money Institution (PI/EMI) e concedendo loro la possibilità di partecipare in modo più diretto ai sistemi di pagamento.

FIDA: La Commissione Europea ha presentato una proposta legislativa per sviluppare un framework per l'accesso ai dati finanziari. Questo quadro stabilirà chiari diritti ed obblighi per gestire la condivisione dei dati cliente nel settore finanziario, oltre i dati legati ai conti di pagamento. In pratica, una volta approvato dalle istituzioni europee, questo insieme di regole porterà allo sviluppo di prodotti e servizi finanziari più innovativi per gli utenti finali e stimolerà la concorrenza nell’intero settore finanziario, aprendo così definitivamente la strada all'Open Finance.

In altre parole, grazie alla FIDA, la Commissione mira ad avvicinare ulteriormente il settore finanziario europeo alla cosiddetta “data economy”. Sebbene questa proposta possa potenzialmente essere estesa a un ambito di dati ancora più ampio, va nella giusta direzione per sbloccare lo sviluppo di nuovi business case e soluzioni innovative per tutte le parti interessate della catena del valore.

Digital Euro Package: L'ultimo pacchetto di proposte avanzato dalla Commissione si concentra sulla creazione di un quadro giuridico che introduca l’euro digitale a supporto di banconote e monete in euro e che possa salvaguardare il ruolo del contante, garantendo che sia ampiamente accettato come mezzo di pagamento e rimanga di facile accesso per tutte le persone e le imprese operanti nell'euro zona.

Con l'introduzione di questa doppia proposta, la Commissione vuole garantire che tutti i cittadini dei paesi aderenti all’euro siano liberi di scegliere il proprio metodo di pagamento preferito, dai pagamenti digitali anche senza accesso ad Internet, all’utilizzo del contante da parte di tutte quelle categorie di persone che si affidano a quest’ultimo per necessità (es. anziani, persone con basso reddito o competenze digitali, persone senza conto corrente come richiedenti asilo e rifugiati, ecc.).

Le considerazioni di Fabrick

  1. Riduzione delle frodi: La volontà della Commissione è quella di continuare a combattere l’importante problema legato alle frodi dopo i buoni risultati ottenuti con l'introduzione della Strong Customer Authentication (SCA). In particolare, l'idea di estendere a tutti i bonifici (regolari ed istantanei) denominati in euro il servizio di verifica corrispondenza IBAN/nominativo è una proposta in linea con soluzione "Check IBAN" di Fabrick che aiuta a mitigare il rischio di frodi e che è già stata adottata da varie aziende per sviluppare processi di onboarding più semplici e sicuri.
  2. Armonizzazione: Una delle criticità della PSD2 è legata alla sua implementazione frammentata e non sufficientemente coordinata a livello europeo. Per affrontare questo problema, le proposte della Commissione europea mirano a creare una maggiore armonia attraverso l'introduzione di "standard API minimi". Tuttavia, se da un lato, le nuove regole proposte definiscono chiaramente cos'è un conto di pagamento e quali pagamenti dovrebbero essere supportati tramite le API Open Banking; dall’altro, c’è la necessità di delimitare in modo più accurato quale sia lo spazio regolamentato (servizi gratuiti) e lo spazio commerciale (servizi premium) per evitare potenziali incoerenze future.
  3. Open Finance: La FIDA offre una grande opportunità per realizzare un vero mercato unico digitale per i servizi finanziari: un'economia basata sui dati che promuova la trasformazione digitale e l'innovazione attraverso una maggiore concorrenza. Mentre il mercato europeo si muove rapidamente verso servizi e soluzioni che vanno oltre i conti correnti e i pagamenti e altre giurisdizioni (es. Australia, Brasile, India, Singapore, Regno Unito ecc.) stanno facendo grandi passi avanti verso la creazione di un'economia dei dati aperti, la decisione di promuovere una legislazione che sviluppi un quadro adeguato per l'Open Finance dovrebbe essere accolta positivamente da tutti gli stakeholder.
  4. Euro digitale: Con molte banche centrali che stanno attualmente progettando l'emissione di proprie valute digitali (Central Banks Digital Currencies) e con un numero crescente di Paesi che stanno già emettendo questa nuova tipologia di valuta, la decisione di compiere alcuni passi avanti in quest'area è un buon segnale. Poiché i pagamenti digitali stanno diventando sempre più presenti all’interno della vita di tutti giorni dei cittadini europei, l'introduzione di un euro digitale può certamente rappresentare un altro passo fondamentale verso la realizzazione di una società europea “cashless”.

I prossimi passi legislativi

La pubblicazione di queste proposte è solo l'inizio di un lungo viaggio normativo. Infatti, nel corso del prossimo anno, questi quattro pacchetti di proposte saranno discussi e modificati dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE. Solo dopo aver ricevuto l'approvazione definitiva da parte di entrambi questi organi legislativi, tutte queste norme potranno ufficialmente diventare leggi.

Da un lato, il regolamento PSR ed il Digital Euro Package saranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri senza alcuna necessità di recepimento all’interno delle leggi nazionali, venti giorni dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europe. Al contrario, la nuova direttiva PSD3 e il quadro normativo FIDA entreranno in vigore 18-24 mesi dopo essere diventati leggi, dando agli Stati membri un periodo di quasi due anni per poter attuare tutte le nuove disposizioni (così come avvenuto con la PSD2).

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