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I pagamenti cashless in Italia e nel mondo

Pubblicazione: 02 ottobre 2023
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Si intendono cashless tutti quei pagamenti che vengono effettuati con strumenti alternativi al contante: dai metodi più tradizionali come i bonifici, gli SDD – ex RID bancari – o una delega F24, solo per fare alcuni esempi, ai più recenti come le carte di pagamento, i wallet digitali o i pagamenti A2A (Account to Account), come iDEAL o Giropay.

Questi strumenti stanno sostituendo il denaro contante a livello globale, anche se l’uso del denaro resta ancora molto frequente, in particolare in Italia. I vantaggi dei pagamenti “senza contante” sono molti, vediamo i principali:

  • Limite dei pagamenti
    Il limite degli strumenti cashless non dipende da quanto denaro abbiamo nel portafoglio, ma dalla capienza dello strumento (es. conto corrente, carta di credito, wallet). Per i contanti invece esistono limitazioni normative, che variano da Paese a Paese.
  • Costi di gestione
    Le infrastrutture per garantire i pagamenti cashless hanno costi ingenti. Va considerato però che la gestione di banconote e monete ha un costo molto più elevato, soprattutto se consideriamo che, a causa della sua mancanza di tracciabilità, favorisce criminalità ed evasione fiscale.
  • Controllo
    I pagamenti elettronici e digitali permettono di avere un controllo costante delle spese e degli incassi. Internet banking, app e portali permettono infatti di verificare in tempo reale le transazioni effettuate, con tutte le informazioni utili a gestire il bilancio familiare o aziendale.

Ai vantaggi appena elencati poi se ne aggiunge uno quanto mai attuale: la sostenibilità ambientale. Secondo due studi olandesi, commissionati dalla De Nederlandsche Bank¹, l’impatto ambientale di un pagamento in contanti corrisponde alla produzione di 4,6 grammi di CO2, contro i 3,78 grammi di una transazione con carta di debito, valore che può diminuire drasticamente se l’energia necessaria alle infrastrutture (es. il POS) viene prodotta da fonti rinnovabili.

Strumenti di pagamento alternativi al contante

Come accennato all’inizio dell’articolo, i sistemi di pagamento e incasso cashless sono classificabili in macrocategorie. In questo capitolo vogliamo approfondire le soluzioni più recenti e innovative che sono anche quelle che stanno mostrando un tasso di adozione sempre più elevato:

  • Carte di pagamento
    Si distinguono in tre categorie principali: carte di credito, di debito (comunemente dette Bancomat) e prepagate. Accettarle è molto semplice: bastano un POS, per i pagamenti in-store, o il collegamento ad un gateway al proprio sito per chi vende online. Esistono poi forme ibride, ad esempio Axerve Pay by Link, che coniugano l’esperienza di pagamento online con le esigenze di incasso offline.
  • Wallet digitali
    Detti anche borsellini elettronici, i wallet digitali sono applicazioni grazie alle quali è possibile pagare online e spesso anche in negozio. Una volta scaricata l’app sullo smartphone, è sufficiente caricare una o più carte di credito che rappresentano lo strumento di pagamento sottostante. Incassare transazioni effettuate con questi strumenti è molto semplice: a seconda del tipo di wallet è sufficiente dotarsi di un POS abilitato, per esempio nei casi di Apple Pay e Google Pay, o affidarsi ad un gateway online in grado di accettare anche questi pagamenti alternativi.
  • Account to Account (A2A)
    Sono piattaforme che permettono il trasferimento “diretto” di fondi da un account ad un altro. Sottostanti a questi servizi possono esserci il bonifico bancario o circuiti alternativi a quelli tradizionali (es. Visa e Mastercard); MyBank e iDEAL sono due esempi di servizi che si basano sull’online banking, mentre PayPal rappresenta un esempio di alternative payment su circuito proprietario. La stessa soluzione per pagamenti Open Banking - PISP di Fabrick si basa sul trasferimento da conto corrente a conto corrente, sfruttando il circuito SEPA. Per incassare con questi strumenti è sufficiente avere un account (es. PayPal) o aver integrato un gateway online che permette di incassare transazioni effettuate con questi strumenti.

Alle applicazioni appena descritte si può affiancare una quarta categoria che si contraddistingue per la modalità di rimborso in tranche di quanto speso. Si tratta delle piattaforme BNPL (Buy Now Pay Later), grazie alle quali chi acquista può rimborsare il debito a rate. Esistono piattaforme nate con questa specifica funzione, ad esempio Klarna Pay Now (ex Sofort) e Scalapay, e altre che hanno integrato questa modalità di recente, ad esempio PayPal “Paga in 3 Rate” o Apple Pay Later.

Anche in questo caso per incassare online è fondamentale aver adottato una piattaforma in grado di integrare questi strumenti; per gli acquisti in store invece i pagamenti a rate possono essere gestiti direttamente sulla carta di debito (APPpago di Sella Personal Credit, per esempio, offre questa opportunità) o, in alternativa, gli acquirenti possono pagare con una carta revolving, ossia una carta con il pagamento rateale integrato, accettata da qualsiasi POS.

Ma quali sono le quote di mercato degli strumenti di pagamento cashless? Quali, oggi, hanno più utenti e stanno dimostrando il maggior potenziale?

Pagamenti alternativi: verso una cashless society

Se è ovvia la predominanza dell’uso di pagamenti cashless per gli acquisti online, per i quali il contante è relegato agli acquisti con pagamento alla consegna, può essere meno scontato il quadro nel contesto dei punti vendita fisici.

Dati recenti pubblicati da Statista², prevedono una crescita a doppia cifra (+16,3%) dei pagamenti digitali a livello globale nel periodo 2017-2027.  Se si prendono in esame esclusivamente i pagamenti Ecommerce e mobile POS nel periodo 2022-2027, gli aumenti previsti sono ancora più elevati

  • Digital Commerce (+68%)
  • Mobile POS (+100%)

Sarà l’Europa a far registrare il potenziale maggiore tra il 2022 e il 2027:

  • Cina (+8,3%)
  • Resto del mondo (+14,6%)
  • Stati Uniti (+14,9%)
  • Europa (+15,1%)

In particolare, i pagamenti digitali online e in-store in Europa vedranno aumenti considerevoli:

  • Ecommerce (+83%)
  • Mobile POS (+158%)

L’Italia ancorata al concetto di cashful society

Se è vero che da un lato anche l’Italia sta vivendo un periodo di transizione verso l’adozione sempre più capillare dei pagamenti cashless, è altrettanto evidente che il contante non scomparirà a breve.

Secondo il sondaggio Statista Consumer Insights condotto a giugno 2023 , è interessante constatare che le carte di credito sono tra gli strumenti di pagamento cashless preferiti dagli italiani (45%) per i pagamenti in-store, e così anche le carte di debito, utilizzate dal 44% dei rispondenti. Il contante però continua a trovare il consenso del maggior numero di consumatori, con il 63% delle persone coinvolte dalla survey

Nella stessa ricerca, Statista ha stilato una classifica degli strumenti più utilizzati online:

  1. 55% Wallet (es. PayPal. Amazon Pay, ecc.)
  2. 44% carte di credito
  3. 34% carte di debito
  4. 32% carte prepagate/voucher
  5. 20% pagamento alla consegna

Tra i wallet digitali, PayPal continua ad essere la piattaforma più utilizzata in assoluto:

  1. PayPal (89%)
  2. Amazon Pay (17%)
  3. Google Pay (16%)
  4. Satispay (16%)
  5. Apple Pay (12%)

È indubbio quindi che le innovazioni nell’ambito dei pagamenti e degli incassi stanno contribuendo alla nascita di una cashless society, ossia di una società in cui il contante avrà un ruolo sempre minore ma è altrettanto innegabile che il contante resta uno strumento fortemente radicato alle abitudini degli italiani, quindi, diventa strategico identificare soluzioni efficaci per gestirlo al meglio, riducendone i costi in termini economici e operativi.

Come digitalizzare il contante in negozio

Come coniugare quindi l’esigenza di gestire la carta moneta con i vantaggi, innegabili, dei pagamenti cashless? Oggi, la risposta più efficace a questa domanda sono i cosiddetti Cashin o casseforti intelligenti.

I Cashin sono a tutti gli effetti una nuova modalità di gestire il contante e rappresentano la soluzione più all’avanguardia oggi presente sul mercato. Il servizio permette all’esercente di gestire e controllare il contante in totale sicurezza attraverso l’installazione in negozio di una cassaforte intelligente collegata ai sistemi del provider del servizio che, grazie ad una dashboard online, offre l’opportunità di controllare in tempo reale tutte le informazioni relative al contante versato.

Il denaro introdotto nella cassaforte viene accreditato automaticamente sul conto corrente del merchant, sgravando il responsabile del negozio da eventuali rischi connessi al trattamento delle somme versate, inoltre il sistema attiva automaticamente la richiesta di ritiro del denaro al trasporto valori, quando la macchina si avvicina ai limiti di capienza in termini di importo o numero di banconote versate.

In conclusione, l’utilità dei pagamenti senza contanti per gli esercenti e i loro clienti è ampiamente dimostrata dai dati, ma il contante resta ancora uno degli strumenti preferiti dal consumatore e non è destinato a scomparire nel breve periodo, ciò non significa però che si debba rinunciare alle opportunità offerte dalle recenti innovazioni tecnologiche per digitalizarne il più possibile i processi di gestione.

Fonti
1

I pagamenti con le carte producono meno CO2 che l’utilizzo dei contanti | corriere.it, giugno 2019

2

Digital Payments report | Statista, 2023

3

Digital payment trends in Italy | Statista, 2023

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