Crescere è sempre positivo per un’azienda, ma spesso significa dover affrontare una maggiore complessità amministrativa: più fatture, più riconciliazioni, più rischi di ritardo nella gestione dei flussi finanziari. Attività necessarie, ma che sottraggono tempo e risorse allo sviluppo del business.
L’apertura del mercato bancario introdotta dalla PSD2 ha creato lo spazio per nuove soluzioni capaci di trasformare radicalmente la gestione dei flussi finanziari: tra queste, i pagamenti Pay by Bank tramite Payment Initiation Service Providers (PISP), che semplificano gli incassi rendendoli più rapidi, sicuri e integrati nei processi aziendali.
Quando la gestione dei pagamenti è inefficace, i ritardi generano un effetto domino lungo la supply chain, fino a possibili insolvenze a catena con impatti diretti sui bilanci. A livello globale, le conseguenze dei pagamenti tardivi sono stimate in circa 1.000 miliardi di dollari l’anno tra perdite, costi di gestione e crediti inesigibili¹.
In Italia, la situazione non è da meno: nel secondo trimestre del 2025, solo il 44 % delle aziende ha pagato puntualmente²; i ritardi fino a 90 giorni hanno interessato il 51,7 % dei casi, di cui:
L’Italia registra un tasso di aziende colpite dai ritardi nei pagamenti pari al 54%, superiore alla media europea del 47%⁴.
Nel contesto europeo, l'Open Banking ha rappresentato un punto di svolta per l'innovazione nella gestione degli incassi. Grazie ai Payment Initiation Service Providers (PISP), che possono avviare una transazione su richiesta dell'utente direttamente dal suo conto bancario, i pagamenti Account-to-Account diventano parte integrante delle applicazioni e dei processi aziendali e non richiedono più interruzioni nel Customer Journey, perché il cliente finale non deve più accedere al proprio internet banking.
Ottimizzare la gestione dei pagamenti è strategico non solo per migliorare il flusso di cassa interno, ma anche per garantire stabilità operativa nel lungo periodo. Per questo, adottare i pagamenti da conto a conto via PISP – come Fabrick Pay by Bank – rappresenta una leva chiave per le imprese, sia sul fronte degli incassi sia su quello dei pagamenti.
Il contesto italiano lo conferma: il segmento dei pagamenti Account-to-Account è in crescita e, secondo stime dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2024 i pagamenti istantanei in Italia hanno superato i 320 milioni di transazioni, con un incremento del 35% anno su anno, e si prevede che raggiungeranno quota 1 miliardo entro il 2028⁶. Parallelamente, il numero di Third Party Provider autorizzati in Italia ha superato le 160 unità nel 2025, un dato che riflette la rapida diffusione di operatori fintech abilitati dai regimi PSD2⁷.
Le imprese che hanno già adottato queste soluzioni stanno sperimentando benefici tangibili: riduzione dei costi grazie all’eliminazione degli intermediari, maggiore velocità dei flussi finanziari, riconciliazione automatica e abbattimento del rischio di insoluti. Vantaggi che si traducono in un miglioramento del capitale circolante, della produttività aziendale e della solidità di cassa: elementi che possono davvero fare la differenza nel sostenere la crescita.
Ottimizzare la gestione dei pagamenti non è solo una questione amministrativa, ma un fattore strategico per la stabilità e la competitività delle imprese. Le soluzioni PISP, come Pay by Bank, permettono di ridurre costi, velocizzare i flussi, automatizzare i processi e rafforzare la sicurezza: un insieme di leve che può fare la differenza nel sostenere la crescita aziendale in modo duraturo.
Q&A: Late Payment Regulation | EU, 2023
Studio Pagamenti Aziendali Q2 2025 | CRIBIS
Pagamenti, migliorano quelli delle imprese italiane nel II trim. Il 44% paga puntualmente | Il sole 24 Ore Radiocor, luglio 2025
EU Payment Observatory | Commissione Europea, report annual 2024
Cresce il mercato della cybersecurity: 2,48 mld di euro, +15% | Osservatorio Cybersecurity & Data Protection PoliMi, 2025
Innovative Payments | Osservatorio Innovative Payments PoliMi, 2025
Elenco dei prestatori di servizi di pagamento autorizzati | Banca d’Italia, 2025