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DeFi – Finanza Decentralizzata: che cos’è e come funziona

E’ un mondo sempre più ricco di acronimi quello del fintech, molto spesso che si rifanno alla lingua inglese, ma DeFi tra tutti è uno di quelli che va ricordato da qui ai prossimi anni perché sta dando forma ad un nuovo modo di concepire i meccanismi che da sempre hanno guidato il mondo della finanza. Dietro alla Finanza Decentralizzata, (Decentralized Finance da cui DeFi) si nasconde un modo di pensare innovativo che non accetta monopoli, basato sull’apertura, sulla competizione libera e sulla collaborazione.

DeFi: che cos’è

Quando parliamo di finanza decentralizzata ci riferiamo all’organizzazione di servizi che ricordano quelli bancari ma inseriti su infrastrutture che non presentano alcun tipo di gerarchia. Potrebbe trattarsi della blockchain, che si distingue per questa caratteristica, ma anche ad altre, l’importante è che siano meno centralizzate rispetto al sistema bancario.

Da questa caratteristica distintiva deriva la possibilità di eseguire transazioni senza alcun intervento esterno, attraverso degli automatismi come ad esempio quelli definiti dagli smart contract.

Per DeFi oggi si può intendere anche un vero e proprio movimento molto legato al mondo delle criptovalute nato con l’obiettivo di bypassare il tradizionale schema in cui le banche hanno il controllo per offrire servizi bancari classici senza alcuna intermediazione.

DeFi: applicazioni

Nonostante si tratti di un settore piuttosto nuovo, se ne sente parlare parecchio perché è uno di quelli maggiormente in fermento in questi mesi. Da un lato perché sta rilasciando diversi servizi che riescono a rispondere alle attuali esigenze del cliente finale in modo performante, dall’altro perché agevola fortemente l’integrazione tra diversi progetti e ne fa nascere di nuovi.

Anche gli investitori hanno compreso la concretezza delle opportunità della DeFi e possono puntare su una delle già numerose applicazioni oggi a disposizione. La finanza decentralizzata abilita lo scambio di asset digitalizzati e dei token come anche favorisce prestiti ad esecuzione automatica. In comune ai differenti progetti basati su DeFi che possiamo incontrare c’è sempre l’intenzione di replicare servizi forniti da banche, scambi e borse in una nuova modalità priva di intermediari grazia all’utilizzo della blockchain e degli smart contract.

DeFi: come funziona

Una volta compreso ciò che rende da DeFi innovativa e diversa dai precedenti modelli di finanza, ovvero l’assenza di strutture centrali che facciano da fulcro ai meccanismi su cui si basano i servizi, si è già a buon punto per poi comprendere meglio anche le possibili declinazioni e casi d’uso.

Questo tipo di modello si regge sull’utilizzo della blockchain e su strumenti come quelli applicati da Bitcoin o da criptovalute più funzionali come Ethereum. Il funzionamento della DeFi si basa su pochi e semplici concetti che vale la pena di approfondire uno a uno:

  • Pagamenti. Si intende uno scambio di valori che non si basano sulle vecchie criptovalute, i token, ma offrono qualcosa di meglio perché permettono l’integrazione con altre blockchain in grado di offrire servizi correlati a quelli di pagamento. Questo collegamento può avvenire direttamente oppure tramite una ulteriore blockchain.
  • Contratti. Sono contratti smart quelli al centro della DeFi e si basano su un algoritmi che vengono eseguiti ogni volta che si verificano delle precise condizioni pre-definite. Pur esistendo da parecchio tempo, gli smart contract stanno iniziando ad essere utilizzati con disinvoltura solo negli ultimi 2 o 3 anni anche ad esempio per la creazione di exchange decentralizzati, più rapidi, meno costosi e più sicuri.
  • Dati per i contratti. I dati non possono non essere protagonisti anche in questo nuovo settore chiamato DeFi e lo sono in concomitanza con l’utilizzo degli smart contract. Questi innovativi contratti ad esempio possono essere eseguiti automaticamente quando dall’esterno arrivano dei dati dall’esterno del mondo della blockchain. Alcuni progetti di DeFi girano attorno ai dati e ne forniscono altre blockchain o progetti perché possano essere utilizzati in dApp o nei contratti.
  • Prestiti e depositi remunerati. Veniamo ad uno degli esempi più semplici, concreti e gettonati di servizi offerti dalla DeFi che sono quelli in grado legati ai prestiti, da ottenere. Esistono dei sistemi che permettono di prendere in prestito criptovalute di nuova generazione e stable coin, che si rifanno ancora al valore di una valuta classica. Questo tipo di progetti di finanza decentralizzata sono ritenuti interessanti e convenienti perché sono una soluzione alla mancanza di liquidità che le aziende possono avvertire permettendo loro di avere fondi per i propri progetti da un lato e dall’altro di essere remunerati per avere depositato delle risorse.
  • Blockchain. E’ indubbia la centralità della blockchain in questo nuovo settore o di qualsiasi meccanismo che le rassomigli, perché la decentralizzazione dipende proprio da questo. La blockchain e gli algoritmi su cui essa si basa sono ciò che permette degli scambi sicuri senza che entrino in gioco delle istituzioni  ma non è solo questo il valore della blockchain in questo nuovo contesto. Essa è molto importante anche perché permette di risalire di diverse transazioni e garantire un certo livello di trasparenza. L’orizzontalità non è invece assicurata perché esistono sistemi implementati anche usando supernodi che hanno un ruolo prevalente ma questo non rende la DeFi meno decentralizzata.
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